Rivista, Schweiz 2025
Regie: Lorenzo BuccellaTrue
La giustizia fa da stella polare per orientarsi, ma quando si tratta di darne una definizione ci si perde subito. Nellimmaginario di oggi è una parola invocata, abusata, sempre legata al suo opposto, lingiustizia, e quella invece la si vede subito. Da questa provocazione prende il via la puntata di Cliché dedicata alla parola Giustizia e agli ambiti che questa disegna nel nostro immaginario. Perché giustizia è una parola fluida che nasconde inganni, secondo lo psichiatra e psicoterapeuta Graziano Martignoni, che intervenendo in puntata tra gli ospiti di Lorenzo Buccella, ricorda come sia una costruzione puramente umana che trova riscontro e scontro nella legge, a sua volta costruzione umana lontanissima, ad esempio, dal sentire spontaneo di un bambino. E lontana anche dal sentire del singolo, soprattutto quando si tratta di un confronto di genere, tra uomo e donna. Lo sostiene la giornalista e scrittrice Irene Soave, che spazia nelle sue ricerche dalla situazione lavorativa, con il libro Lo statuto delle lavoratrici, ai cambiamenti del costume, con il libro Galateo per ragazze da marito, per scoprire che, in tutti gli ambiti, si confermano molti luoghi comuni al femminile che purtroppo danno forma a un realissimo gap di genere.Intervengono poi Gino Cecchettin, tristemente noto alla cronaca per il femminicidio della figlia Giulia, che ritiene necessario un compromesso con la giustizia per non soffrire tutta la vita, e lattrice premio Oscar Emma Thompson, che rimarca il confine sottile che porta dal senso di giustizia personale allattivismo militante, di cui lei spesso di è occupata. Chiude il viaggio nei luoghi comuni e nel senso di giustizia lintervento di Antonio Di Pietro, politico ed ex magistrato famoso per linchiesta Mani Pulite, che spesso si è trovato a confrontarsi con i limiti e le contraddizioni della giustizia umana rispetto alla legge.